da: "cronache di sciamanesimo urbano" di Cinabro Zady




La luna nuova sta cantando la sua canzone sulle terre di Pan, siamo in un momento particolare dell'anno la Canicola, iniziata il 24 luglio e finirà il 26 agosto.
Sirio il vigile Cane mostra tutta la sua influenza sulla nostra Realtà, è un ottimo momento per raccogliere
ingredienti magici e piante, per fare riti di purificazione con il fango, in armonia con le inondazioni del Nilo.

   Non sono le mie colline su cui corre il "Diavolo" ma questa terra mi ha adottato da molti anni, quando posso vengo a mischiare un poco di sciamanesimo urbano con questa magia antica e nutrirmi di essenze selvatiche. Domani devo arrivare presto al Tempio di Saturno per immergermi nelle sue potenti acque purificatrici. Ho molto da scambiare con il luogo, pesanti fardelli miei, delle mie Allieve e assistiti.
   Arrivo di buon'ora e l'odore sulfureo e i vapori mi salutano, ricambio con un inchino appena accennato e mi spoglio. L'energia si sente eccome! Come una piccola angoscia, un graffiante terrore sottocutaneo, dura pochi istanti, il tempo che la mia luce si sintonizzi con la forza che sale dalle profondità dell'infero vulcano.

Ok! Immergiamoci, lasciamo che la cascata di calda acqua e minerali faccia il suo rito di purificazione. Ci sono un po' di turisti immersi intorno a me, chiudo gli occhi e apro la mia vista interiore ora vedo/sento con tutta la mia luce che si spande delicatamente. Quante forze e intelligenze ci sono intorno, stupite ma non troppo che mia sia accorto di loro, immagino profumi colori e suoni gradevoli per offrili in dono. Ad un altro livello sto recitando una filastrocca magica per innescare il rito di purificazione. Una parte di me intanto si augura che tutte quelle persone possano usufruire di quel rito, della porta/possibilità che ho aperto a seconda della loro consapevolezza profonda e sincronica presenza! La mia mente quadrimensionale si apre ai miei Sacri Spiriti, la loro forza è ovunque nel mio corpo.

   La lascio scorrere, fluire, recito l'invocazione di apertura: Papa Legba io sono tuo figlio, sono qui, glorioso Figlio dell'Africa......E' importante aprire il rituale con la giusta Energia, abbattere ostacoli e imboccare il sentiero adatto a questo percorso di purificazione.

   L'acqua scorre armonizzando la mia luce, penetra nella pelle e nei canali energetici ampliando il collegamento con le energie telluriche. Sento una luce che mi attira una presenza dolce e forte che mi chiama nel laghetto inferiore. L'acqua tiepida e lattiginosa, coperta da una lieve bruma, incornicia una figura stupenda: occhi caldi, castani e dorati, pelle che lascia trapelare la sua luce e che riflette il sole fondendoli insieme come una musica, il viso e il collo coperti da fango nero! Una Dea della Terra.

   Mi avvicino un poco a lei nell'acqua, le nostre luci già si attirano quando la vedo trasalire spaventata da una biscia d'acqua che nuota rapida tra noi. Ottimo segno! le forze del luogo ci sono favorevoli, alza gli occhi e mi vede mi sorride.<< E' innocua e se ne è andata.>> Le dico per tranquillizzarla.

   Mi immergo sotto il pelo dell'acqua calda, proprio sotto la riva erbosa e sabbiosa, scavando sotto le radici prendo una manciata di fango nero, morbido e cremoso, ne offro un po' a lei e continuiamo a ricoprirci di questa antica medicina.

   Una tecnica sciamanica molto efficace, non solo per togliere le impurità dalla pelle ma anche per scrostare dai nostri corpi sottili le scorie le tensioni che ci turbano! Le racconto di come fin dall'antichità quel luogo sacro agli Dei del fuoco infero e delle acque donasse le sue buone energie a chi, avendone bisogno, sapeva come usarle. Lei mi racconta i suoi piccoli/grandi guai, appena la superficie di turbamenti profondi. Non è che il segnale di efficacia del rito che stiamo facendo, non serve che ne parli, non deve per forza esserne consapevole fisicamente o mentalmente, il suo spirito sa cosa deve fare "naturalmente".

   Il fango si è ormai seccato e ci immergiamo completamente per staccarlo dalla pelle, lasciare che la corrente lo porti via con tutto quello che ha raccolto, ci aiutiamo a vicenda per toglierci le ultime tracce di nero e giochiamo nell'acqua calda come bambini, lei mi guarda e dice <<voglio fare una ciotola con la creta>>.

   Sul greto troviamo dell'argilla adatta e lei inizia a dare forma alla ciotola, gesti antichi come il rituale appena fatto, il primo manufatto la coppa, il Graal, un magico contenitore per le nostre energie purificate, adatto a contenere i progetti e sogni futuri. La Terra ne darà consistenza e realizzazione, le Forze presenti sono testimoni e ausili alla loro riuscita.

   Abbiamo dimostrato di saper controllare e modificare un elemento Terra senza influire in maniera troppo disarmonica sull'ambiente circostante. Abbiamo ripetuto un antico rito naturale in simbiosi con il Tutto.

   Ora il cielo si avvicina a noi con nuvole nere come il fango, lampi e tuoni ci cantano la loro gioia per questo momento. Ancora Fuoco e Acqua uniti, questa volta, sopra di noi come specchio a quello che succede sotto i nostri piedi. Usciamo dal laghetto sacro e l'acqua fredda che ci scroscia addosso lava le nostre luci e i nostri corpi come un ulteriore regalo alla nostra azione magica.

   Bianca ora sorride di luce calda, come se avesse fatto un lungo viaggio o un sogno e ora si svegliasse con una briciola di consapevolezza in più.

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